I Tolli di Agrigento
Agrigento vanta una storia millenaria e un centro storico medievale che andrebbe meglio protetto: chi non la conosce pensa subito ai templi greci; sarà quindi una sopresa scoprire che la collina della bellissima ed antica "Girgenti", è stata oggetto negli anni del boom economico ad un vero e proprio scempio architettonico; sono infatti decine e decine i palazzi dai nove, dieci piani in su, i cosidetti Tolli, sorti sulle instabili falde dei promontori.
Tutto questo a dispetto della rovinosa frana che nell'estate del 1966 devastò la collina, e dimostrò come un lieve evento naturale può letteralmente distruggere un "indistruttibile" scatolone di cemento e ferro. Indelebili, nelle menti degli agrigentini, le immagini del tollo Salemi, inghiottito dal tufo arenario, ed il mostruoso Palazzo Sodano, i cui pilastri si sono piegati in avanti quasi a volersi inginocchiare al cospetto della natura violentata.
Tutto questo a dispetto della rovinosa frana che nell'estate del 1966 devastò la collina, e dimostrò come un lieve evento naturale può letteralmente distruggere un "indistruttibile" scatolone di cemento e ferro. Indelebili, nelle menti degli agrigentini, le immagini del tollo Salemi, inghiottito dal tufo arenario, ed il mostruoso Palazzo Sodano, i cui pilastri si sono piegati in avanti quasi a volersi inginocchiare al cospetto della natura violentata.
Che cosa accadrebbe, allora, in caso di eventi ben più gravi, come un terremoto? I tolli reggerebbero alle oscillazioni, così come sarebbe lecito aspettarsi da costruzioni realizzate in epoca moderna, oppure rovinerebbero sulle casette del centro storico, causando una strage senza precedenti? L’esperienza de L’Aquila ci induce a riflettere sulle possibili conseguenze di una sciagura di tale portata!