Note: Posizionato su un lotto esterno della zona delle Semirurali questo complesso di 150 alloggi, tra i più grandi eseguiti nel primo dopoguerra a Bolzano, declina il tema del condominio intensivo rispondendo alle nuove necessità abitative del Piano Regolatore del 1957. L’isolato eseguito tra il 1957 e il 1961 in Via Sassari sviluppa un aspetto decisamente moderno: un edificio a torre – tra i primi grattacieli di Bolzano – di 11 piani fuori terra, occupa l’angolo con Via Parma. Un edificio a cinque piani parallelo a Via Sassari completa il fronte strada, mentre la parte restante del complesso si articola su blocchi residenziali sfalsati disposti secondo una linea spezzata che inquadra i tre generosi cortili triangolari.Le facciate sono caratterizzate dall’interessante soluzione formale del motivo a telaio ortogonale con pannelli di vario formato in calcestruzzo, utilizzato spesso da Armando Ronca anche per altri progetti, e che ricorda l’edificio milanese in Via Broletto di Figini e Pollini o i progetti razionalisti di Cesare Cattaneo.
Quartiere Don Bosco - Viale Europa
Don Bosco è una delle cinque circoscrizioni cittadine di Bolzano; deve il suo nome alla sua piazza principale, intitolata a San Giovanni Bosco. Con poco più di 27.000 abitanti è la seconda più popolata (dopo Gries-San Quirino, che supera i 30.000) e con più di 6.000 abitanti per km² è anche la seconda più popolosa (dopo Europa-Novacella, che ne conta più di 19.000 per km²). I quartieri costituenti la circoscrizione sono tutti recenti. Il Rione Dux, nome originario, nacque dall'espansione edilizia di Bolzano nella seconda metà degli anni trenta, voluta dal governo fascista, che aveva intenzione di italianizzare l'Alto Adige, per ospitare le famiglie operaie della zona industriale (oltre il fiume Isarco) provenienti da altre province d'Italia. Nel dopo guerra le case semirurali fuonro distrutte per costruire moderni complessi di edilizia popolare. A partire dagli anni 2000 l'espansione urbanistica è proseguita inizialmente verso la campagna ad ovest con la costruzione del quartiere Firmian, su di un'area di 0,17 km² e una popolazione prevista di 4.000 abitanti, successivamente è iniziata a sud-ovest, in prossimità dell'Adige, la costruzione del quartiere Bivio-Kaiserau, su un territorio di 0,10 km² nell'omonima campagna, mentre la popolazione prevista è di 3.000 abitanti. Oggi il quartiere Don Bosco ha subito profondi cambiamenti, ed ospita gli edifici più alti della città.
Note: Per capire meglio Bolzano bisogna finire sotto i "pifferi" di viale Europa 146. Che sono i palazzoni della terza urbanizzazione. Progettati a metà degli anni '70 dagli architetti Roland Veneri ed Oswald Zoeggeler per conto dell'Ipes. Si chiamano così per via dei loro vani scala esterni che sembrano dei flauti. Edifici residenziali che rappresentavano la risposta all'esigenza di realizzare più alloggi possibili all'interno di una data volumetria, a costi molto contenuti.
Note: All'interno della struttura in cui operano quasi 300 dipendenti tra Dipartimento scuola e Dipartimento cultura italiana e sede INAIL, si avvertono pesantissimi problemi di manutenzione.
Note: L'edificio a forma ellittica che ospita la Univercity è composto da un basamento di due piani su cui spicca una torre di dieci piani che raggiunge i 38 metri e mezzo di altezza. La struttura inaugurata il 18 settembre 2009, può contare su un volume di 16mila metri cubi. Oltre alle 107 unità abitative (66 singole e 41 doppie), la "Univercity" offre anche una biblioteca, un'aula studio, una sala riunioni, una sala di musica, una palestra e tre cucine comuni.
Note: Il grattacielo è affiancato al lato Sud da una grande vela di acciaio. Su questa struttura è posato un impianto fotovoltaico in grado di fornire energia sufficiente per il consumo dell'edificio e quando la produzione è in eccesso viene immessa nella rete elettrica grazie ad un contatore "a dare"
Note: L'Azienda della famiglia Oberrauch, è specializzata in materiali per l'outdoor e il tempo libero. Il Centro Direzionale Salewa ospita una delle migliori palestre di arrampicata sportiva a livello europeo
Note: L’azienda fondata in Alto Adige nel 1985, è specializzata nei servizi di pulizia e ristorazione. l’elemento distintivo del progetto scelto dalla committenza, la famiglia Kasslatter, è il giardino pensile che si sviluppa su tutto il quarto piano dell’edificio. A rendere ancora più verde la sede, oltre agli alberi piantati nello spazio pubblico antistante l’edificio, le piante arrampicanti che salgono fino al solaio del giardino pensile, che funge da basamento agli ultimi piani. Le aree centrali sono state concepite per offrire un luogo di incontro e condivisione, gli spazi green accolgono i collaboratori nei momenti di relax
Prati di Gries
Nel 2019 è nato il rione di Druso Est, che il marketing immobiliare preferisce chiamare Prati di Gries o Grieser Auen. sono state costruire quattordici torri di undici piani fuori terra alte circa 40 metri, per un totale di circa 500 appartamenti, per la committenza di privati e cooperative. Oltre a un supermercato e ad altri spazi dedicati a commercio e servizi, arriverà anche una nuova scuola materna. Ospiterà due sezioni e rispetterà elevatissimi standard di efficienza energetica.
A completamento della zona residenziale Prati di Gries è è stato realizzazito un edificio multipiano di legno. A tale proposito l'Istituto per l'Edilizia Sociale intendevs porre un segno di avanguardia sia per l'aspetto abitativo sia per la tecnologia. Il sistema costruttivo scelto favorisce la sostenibilità e le misure in difesa del clima. La forte incidenza di prefabbricazione nei sistemi di costruzione con legno permettono una realizzazione veloce ed una riduzione del disturbo per gli edifici adiacenti. Per la realizzazione dell'opera è stato bandito nel novembre 2019 un concorso di progettazione che ha trovato un grande riscontro nel settore. Si sono iscritti 70 gruppi di progettazione, 56 dei quali hanno presentato una proposta progettuale alquanto dettagliata.
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