2016 ecco i giganti d'italia
Il Censis l’ha definita “la tardiva e inaspettata stagione dei grattacieli italiani”
Mettendo in fila gli edifici realizzati recentemente o in corso di realizzazione sono almeno tredici i progetti di torri superiori ai 100 metri varati negli ultimi anni in Italia e la cui fine dei lavori era prevista entro il 2015. Si va dal Palazzo Lombardia (161 metri) e dalla Torre Unicredit di Milano (146 metri più 85 di guglia) alla sede della Regione Piemonte a Torino (209 metri), dalla Torre Unipol di Bologna (126 metri) alla Torre Europarco di Roma (120 metri). In attesa del molto discusso Palais Lumière fortissimamente voluto da Pierre Cardin nella laguna di Venezia, per ora bocciato, il conto delle grandi città italiane coinvolte dalla novità arriva a cinque. |
Dietro ognuna di queste scelte in veste di promotori/finanziatori ci sono grandi banche, assicurazioni e amministrazioni pubbliche che avevano preso la decisione di “salire in cielo” prima della Grande Crisi, in un contesto quindi più ricco di risorse e anche di adrenalina, e si trovano ora a condurla in porto in una congiuntura assai meno motivata.
Tutti i progetti sono firmati da archistar come Renzo Piano, César Pelli, Massimiliano Fuksas e Daniel Libeskind e si sono quindi già conquistati in automatico una sicura audience internazionale. Saranno realizzazioni che potranno essere utili per rimettere il Belpaese al centro dell’attenzione mediatica e almeno una volta non solo per i suoi limiti e le evidentissime contraddizioni. |
Nonostante questi atout il dibattito interno alla fine si sta dimostrando molto meno entusiasta di quanto si potesse pensare. Accanto a settori decisamente cosmopoliti e convinti, senza se e senza ma, del valore dell’iniezione di modernità legata al binomio skyline-grandi architetti, c’è chi contesta le nuove torri come elemento estraneo alla tradizione urbanistica delle nostre città. “Il grattacielo in Italia – spiega il Censis - deve vincere innanzi tutto una resistenza a livello dell’opinione pubblica e a livello progettuale deve essere in grado di sostenere la sfida di un confronto con i grandi monumenti del passato”. Tra i motivi di perplessità c’è senza dubbio il coinvolgimento di quegli enti locali che vuoi per dimostrazione di cattiva politica vuoi per la pessima salute delle loro finanze preferiremmo che si tenessero alla lontana da progetti faraonici. Ma forse più che dividerci tra favorevoli e contrari dovremmo constatare come il segno delle operazioni-grattacielo sia ancora largamente da determinare e diventa di conseguenza decisiva
la qualità del dibattito pubblico di “accompagnamento”. Il quesito è sicuramente quello che formula il Censis: riusciranno questi nuovi grattacieli, oltre che a valorizzare dal punto di vista economico e finanziario le aree in cui si collocano, anche a costituire una risorsa per le comunità limitrofe? Il primo soggetto chiamato a rispondere è indubbiamente Milano, la città che per numero di nuovi torri è l’epicentro di questa inaspettata scalata al cielo.
la qualità del dibattito pubblico di “accompagnamento”. Il quesito è sicuramente quello che formula il Censis: riusciranno questi nuovi grattacieli, oltre che a valorizzare dal punto di vista economico e finanziario le aree in cui si collocano, anche a costituire una risorsa per le comunità limitrofe? Il primo soggetto chiamato a rispondere è indubbiamente Milano, la città che per numero di nuovi torri è l’epicentro di questa inaspettata scalata al cielo.
Milano un caso particolare
I primi dieci grattacieli italiani più alti si trovano a Milano, Torino e Napoli, eccezion fatta per la Torre Pontina di Latina, tuttavia, ogni regione d'Italia può vantare un grattacielo particolarmente elevato.
Ricordiamo che con il termine grattacielo identifichiamo i palazzi con un'altezza di almeno 100 metri. Il capoluogo lombardo è sempre stato all'avanguardia in tema di grattacieli, ed è la citta del Bel Paese che può annoverarne almeno 70, inoltre ospita i più alti dello stivale, due dei quali figurano tra i primi 20 d'Europa.
Napoli e il Centro Direzionale di Poggioreale
Tra gli anni ottanta e novanta, nell'ambito di un'opera di riqualificazione di un'area dismessa di Poggioreale, quartiere di Napoli, è sorto un Business Center che conta 15 grattacieli d'altezza compresa tra i 70 e 129 metri.
Il Centro Direzionale di Napoli, a ridosso della stazione di Napoli Centrale, è stato progettato dall'architetto giapponese Kenzo Tange. Il Business Center si basa sul concetto di isole urbane ed è l'unico complesso di grattacieli d'Italia e dell'Europa meridionale. |
Torino si muove per superare storici ostracismi
Il caso di Torino è alquanto anomalo fra quelli delle metropoli italiane. Il capoluogo subalpino può vantare soltanto tre veri grattacieli, di una certa rilevanza, quello di Intesa San Paolo, l'ormai ultimata Torre della Regione Piemonte e la storica Torre Littoria che oltrepassa i cento metri di altezza, ma solo in virtù della sua antenna.
Il grattacielo del Lingotto, comincia però a rivaleggiare con l’altra torre, quella di Intesa Sanpaolo, firmata Renzo Piano, ormai completata, fra corso Inghilterra e corso Vittorio Emanuele II, che il Consiglio comunale ha voluto simbolicamente alto un metro in meno della Mole Antonelliana, che ne misura 167,5.
Il grattacielo del Lingotto, comincia però a rivaleggiare con l’altra torre, quella di Intesa Sanpaolo, firmata Renzo Piano, ormai completata, fra corso Inghilterra e corso Vittorio Emanuele II, che il Consiglio comunale ha voluto simbolicamente alto un metro in meno della Mole Antonelliana, che ne misura 167,5.
La Mole Antonelliana è il più famoso monumento di Torino. Situata nel centro storico, è il simbolo della città stessa. Prende il nome dall’architetto Alessandro Antonelli, che la progettò e ne seguì personalmente le fasi di realizzazione.
L'imponente edificio, con i suoi 167,5 metri, fu dal 1889 e per oltre un secolo, il più alto del capoluogo piemontese, prima della costruzione del Grattacielo della Regione Piemonte. Per lunghissimo fu inoltre la realizzazione in muratura più alta d’Europa, ma nel Novecento alcune riparazioni in cemento armato le hanno fatto perdere tale primato. All’interno della Mole Antonelliana si trova il Museo Nazionale del Cinema, tra i musei più visitati al mondo. |
Sbaglia però chi pensa che la città verticale del futuro si esaurirà in queste torri. Da qui al 2020, ne potranno nascere almeno altre sei. Sono previste dal piano regolatore e la divisione Urbanistica del Comune sta lavorando da tempo per trovare gli investitori, iin certi casi ci sono già, e affidare i progetti: vediamone alcuni.
La Porta d’Europa
Partiamo dalla Spina 1, vale a dire da Porta Susa e dal grattacielo del Sanpaolo. Questa torre ha sempre avuto, sulla carta, una sua gemella: il Grattacielo delle Ferrovie. Il piano regolatore lo prevede con l'identica altezza del suo fratellino targato Sanpaolo. Poche centinaia di metri più in là, nell’area ex Materferro di piazza Marmolada, dovrebbe sorgere un’altra torre, per la quale sono già stati venduti all’asta i diritti edificatori di 30 mila metri quadri di superficie utile. Nell’area, dove un tempo sarebbe dovuta nascere la sede della Regione, nascera un altro grattacielo alto cento metri battezzato Porta d’Europa.
Torri della Stazione Rebaudengo
Oltre alle due sentinelle di Porta Susa gli edifici più alti sorgeranno sulla futura "Variante 200" della città, nei pressi della stazione ferroviaria di Rebaudengo sono previsti edifici alti dai 100 ai 150 metri. a caratterizzare la porta d’ingresso a Nord della città, dove anche sarà costruito un grande parcheggio, il collegamento ferroviario con l'Aeroporto "Sandro Pertini" di Caselle e la Stazione Interscambio Metro 2, linea che dovrebbe partire dal vicino Parco Sempione di Corso Vercelli in direzione della città di Orbassano
La Porta d’Europa
Partiamo dalla Spina 1, vale a dire da Porta Susa e dal grattacielo del Sanpaolo. Questa torre ha sempre avuto, sulla carta, una sua gemella: il Grattacielo delle Ferrovie. Il piano regolatore lo prevede con l'identica altezza del suo fratellino targato Sanpaolo. Poche centinaia di metri più in là, nell’area ex Materferro di piazza Marmolada, dovrebbe sorgere un’altra torre, per la quale sono già stati venduti all’asta i diritti edificatori di 30 mila metri quadri di superficie utile. Nell’area, dove un tempo sarebbe dovuta nascere la sede della Regione, nascera un altro grattacielo alto cento metri battezzato Porta d’Europa.
Torri della Stazione Rebaudengo
Oltre alle due sentinelle di Porta Susa gli edifici più alti sorgeranno sulla futura "Variante 200" della città, nei pressi della stazione ferroviaria di Rebaudengo sono previsti edifici alti dai 100 ai 150 metri. a caratterizzare la porta d’ingresso a Nord della città, dove anche sarà costruito un grande parcheggio, il collegamento ferroviario con l'Aeroporto "Sandro Pertini" di Caselle e la Stazione Interscambio Metro 2, linea che dovrebbe partire dal vicino Parco Sempione di Corso Vercelli in direzione della città di Orbassano
la classifica provvisoria
- Torre Unicredit, Milano.
Altezza: 146 metri + 85 metri di guglia. Anno di completamento: 2012. Sarebbe il grattacielo più alto d'Italia, ma solo secondo l'altezza strutturale. Considerando invece di regola i piani fuori terra, occupa la quinta posizione, dopo il Palazzo Lombardia, sempre a MIlano. - Torre Regione Piemonte, Torino.
Altezza: 209 metri. In via di completamento. Considerando l'altezza al tetto con le vele in realtà è questa la costruzione più alta d'Italia, dato che la Torre Unicredit di Milano comprende 85 metri di guglia o pennone. - Torre Isozaki, Milano
Altezza: 207 metri, (che diventano 247 grazie all'antenna). La costruzione di questo grattacielo è terminata nel 2015. In realtà per i piani fuori terra sarebbe il secondo. - Grattacielo Intesa Sanpaolo, Torino
Altezza: 167 metri. Anno di completamento: 2014. In realtà per i piani fuori terra sarebbe il terzo. - Palazzo Lombardia, Milano
Altezza: 162 metri. Anno di completamento: 2010. Dal 2010 al 2011 è stato il grattacielo più alto d'Italia, oggi in realtà per i piani fuori terra sarebbe il quarto. - Torre Solaria, Milano
Altezza: 143 metri. Anno di completamento: 2013. E' l'edificio residenziale più alto d'Italia. - Torre Diamante, Milano
Altezza: 140 metri. Anno di completamento: 2012. E' l'edificio in acciaio più alto d'Italia. - Torre Telecom Italia, Napoli
Altezza: 129 metri. Anno di completamento: 1995. E' stato il grattacielo più alto d'Italia fino al 2010. Il titolo gli fu strappato da Palazzo Lombardia. - Torre Pontina, Latina
Altezza: 128 metri. Anno di completamento: 2010. - Grattacielo Pirelli, Milano
Altezza: 127 metri. Anno di completamento: 1960 e ristrutturato nel 2005. E' stato il grattacielo più alto dal 1960 al 1995, il titolo gli fu strappato dalla Torre Telecom Italia di Napoli. - Torre Unipol, Bologna
Altezza: 125 metri. Anno di completamento: 2013. - Torre Enel 1, Napoli
Altezza: 122 metri. Anno di completamento: 1990. - Torre Enel 2, Napoli
Altezza: 122 metri. Anno di completamento: 1990. Le due "torri gemelle" del Centro Direzionale di Napoli, unico complesso di grattacieli d'Italia e dell'Europa meridionale. - Torre Eurosky, Roma
Altezza: 120 metri. Anno di completamento: 2012. - Torre Europarco, Roma
Altezza: 120 metri. Anno di completamento: 2012. - Grattacielo Marinella 2, Cesenatico
Altezza: 118 metri. Anno di completamento: 1958 e ristrutturato nel 2009. E' stato il grattacielo più alto d'Italia dal 1958 al 1960, il titolo gli fu strappato da Palazzo Pirelli. - Torre Francesco, Napoli
Altezza: 118 metri. Anno di completamento: 1990. - Torre Saverio, Napoli
Altezza: 118 metri. Anno di completamento: 1990. - Torre Breda, Milano
Altezza: 117 metri. Anno di completamento: 1954 e ristrutturato nel 2009. - Torre del consiglio Regionale Campania, Napoli
Altezza: 115 metri. Anno di costruzione: 1992. - Bosco Verticale - Torre E, Milano
Altezza: 111 metri. Anno di completamento: 2014.