Nome: Condominio Donatello
Località: Mestre - Venezia - Veneto Ubicazione: Piazzale Luigi Candiani - VIa Antonio Da Mestre Tipolologia: Edificio di civile abitazione e commerciale Piani: 15 fuori terra Altezza: Metri 50 circa Progettista: Sconosciuto Realizzazione: Ignota Anno di realizzazione: Anni '60 del secolo scorso |
Nome: Palazzo per uffici
Località: Mestre - Venezia - Veneto Ubicazione: Piazzale Leonardo Da Vinci - Via Cappuccina, Via Dante Alighieri Tipolologia: Residenziale, uffici, commerciale Piani: 13 fuori terra + piano attico terrazzato Altezza: Metri 40 Progettista: Sconosciuto Realizzazione: Ignota Anno di realizzazione: Fine anni '60 del secolo scorso |
Nome: Condominio
Località: Mestre - Venezia - Veneto Ubicazione: Piazzale Leonardo Da Vinci - Via Cappuccina - Via Dante Alighieri Tipolologia: Residenziale, uffici Piani: 13 fuori terra + piano attico terrazzato Altezza: Metri 40 Progettista: Sconosciuto Realizzazione: Ignota Anno di realizzazione: Anni '70 del secolo scorso |
Case Popolari zona Corso del Popolo
Nome: Palazzo B.N.L. - Banca Nazionale del Lavoro
Località: Mestre - Venezia - Veneto Ubicazione: Corso del Popolo - VIa Mestrina Tipolologia: Direzionale e Residenziale Piani: 12 fuori terra + tetto terrazzato Altezza: Metri 45 circa Progettista: Architetti Associati - Ruggero e Riccardo Artico Realizzazione: Ignota Anno di realizzazione: 1978 |
Note: Il complesso edilizio all'angolo Corso del Popolo/Via Mestrina, fu l'unico intervento edilizio in Corso del Popolo realizzato previo strumento urbanistico attuativo (Piano di Lottizzazione P.d.L.). Fu così̀ possibile ottenere una qualificata soluzione d'angolo tra le due strade con l'edificio direzionale B.N.L. lungo il Corso e un secondo edificio (residenziale) in secondo piano e di maggiore altezza su via Mestrina.
Nome: Hybrid Tower
Località: Mestre - Venezia - Veneto Ubicazione: Corso del Popolo - Via Torino Tipolologia: Mista, residenziale, direzionale e commerciale Piani: 19 fuori terra: cinque destinati al residenziale, tre al centro benessere, nove al direzionale e gli ultimi al ristorante panoramico con vista sulla laguna Altezza: Metri 75 Progettista: ASA Studio - Architetto Flavio Albanese - Ingegner Andrea Berro Realizzazione: Cervet S.r.l - Dottor Francesco Fracasso Anno di realizzazione: 2016 |
Note: Da un basamento costituito da bassi edifici color nero emerge una torre trasparente, completamente vetrata, che con la sua leggerezza conquista il cielo. Le forme che la compongono infatti, frammentano il volume, così da renderlo diversamente lucente a seconda della posizione del sole e del punto di vista dell’osservatore. La differenza di “densità” dei materiali, lo zinco titanio scuro che contraddistingue gli altri edifici e il vetro trasparente e leggero dell’edificio più alto, accentuano il contrasto, rendendo la torre quasi un cristallo. L’edificio è percepito nella maggior parte delle situazioni in movimento e a grande velocità. La tangenziale è uno dei luoghi privilegiati di osservazione e in funzione di ciò si è voluto articolare il volume in modo tale da fargli assumere forme all’occhio continuamente diverse.
EVA rivela una nuova sensibilità, pone l’attenzione non solamente al contenuto estetico e funzionale, ma anche a quello ambientale ed antropico. Tutto questo viene messo in atto minimizzando l’uso degli impianti meccanici tradizionali e massimizzando l’efficienza degli scambi tra edificio e ambiente. L’involucro edilizio, quindi, non viene più considerato solo come l’elemento separatore tra interno ed esterno, ma come un’interfaccia dinamica in continua ed attiva interazione con i fattori climatici esterni. Parimenti il grande atrio centrale non ha pura natura estetica, ma contribuisce alla sinergia tra ambiente ed edificio. Ed ecco che risulta chiaro in quale ottica sinergica sono previsti l’uso di facciate che minimizzano la dispersione termica, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, la riduzione della dipendenza dalla luce artificiale, le strategie di ventilazione naturale ibrida. Il risultato sono spazi interni salubri, naturalmente luminosi e confortevoli, rispettosi dell’ambiente.
Eva è attenta all’ambiente perché ecosostenibile grazie a dotazioni impiantistiche evolute e soluzioni tecnologiche quali: ventilazione naturale dell’edificio; pompe di calore ad acqua di falda; celle fotovoltaiche; sistema di recupero del calore; elevato isolamento termico; alti rendimenti energetici, il tutto con minime emissioni di CO2.
EVA rivela una nuova sensibilità, pone l’attenzione non solamente al contenuto estetico e funzionale, ma anche a quello ambientale ed antropico. Tutto questo viene messo in atto minimizzando l’uso degli impianti meccanici tradizionali e massimizzando l’efficienza degli scambi tra edificio e ambiente. L’involucro edilizio, quindi, non viene più considerato solo come l’elemento separatore tra interno ed esterno, ma come un’interfaccia dinamica in continua ed attiva interazione con i fattori climatici esterni. Parimenti il grande atrio centrale non ha pura natura estetica, ma contribuisce alla sinergia tra ambiente ed edificio. Ed ecco che risulta chiaro in quale ottica sinergica sono previsti l’uso di facciate che minimizzano la dispersione termica, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, la riduzione della dipendenza dalla luce artificiale, le strategie di ventilazione naturale ibrida. Il risultato sono spazi interni salubri, naturalmente luminosi e confortevoli, rispettosi dell’ambiente.
Eva è attenta all’ambiente perché ecosostenibile grazie a dotazioni impiantistiche evolute e soluzioni tecnologiche quali: ventilazione naturale dell’edificio; pompe di calore ad acqua di falda; celle fotovoltaiche; sistema di recupero del calore; elevato isolamento termico; alti rendimenti energetici, il tutto con minime emissioni di CO2.
Mestre Futuro Prossimo
Quindici piani, 56 metri di altezza su 7 mila metri quadrati di superficie in viale Ancona. La torre a fianco degli uffici comunali dell’ex Carbonifera torna alla ribalta ma questa volta, dopo anni dall’approvazione della Giunta Orsoni del piano di lottizzazione (era il 2013 e seguiva l’approvazione in Consiglio comunale del 2012), non è più per uffici e commerciale ma per residenziale. Un piccolo grattacielo che supera, comunque, di tre volte l’altezza media degli edifici della zona.
Un nuovo progetto edilizio è destinato a cambiare il volto di un pezzo di Mestre, lo storico quartiere San Marco: se ne parla da anni ma nel 2022 la giunta veneziana ha approvato l'accordo tra il Comune e la ditta trevigiana Genuine s.r.l. che prevede la realizzazione di una torre residenziale con appartamenti di pregio, un'area commerciale e spazi verdi: il tutto nel terreno dell'ex campo di calcio della Real San Marco, compreso tra via Vespucci e viale San Marco, adiacente a via Boerio, oggi abbandonato e soggetto a inquinamento.