Nome: Nervesa 21 - ex A.Manzoni&C
Località: Milano – Lombardia Ubicazione: Corso Lodi - Porta Romana-Corvetto Tipologia: Servizi Piani: 11 fuori terra Altezza: 40 metri circa Progettista: Studio DEGW (Lombardini22) Committente: “Green Offices|Milano” (Cromwell Investment Luxemburd sa’rl) Anno di realizzazione: 2023 - 2024 |
- progettista architettonico/DL generale: (arch. Marco Amosso @ Lombardini22 spa)
- progettista strutturale/DL specialistica: (ing. Arturo Donadio @ SPS – Studio Progetti Strutturali srl)
- progettista impianti/DL specialistica: (ing. Roberto Cereda @ Lombardini22 spa)
- RL: (ing. Roberto Cereda @ Lombardini22 spa)
- CSP/CSE: (ing. Paolo Facchini @ Lombardini22 spa)
- project manager: (ing. Franco Mialich @ MCM srl – Property and Constrution Consultants)
- general contractor – ATI (Associazione Temporanea tra Imprese)
- (Nessi & Majocchi spa – Como, CO)
- (Electromeccanica Galli Italo spa – Erba, CO
Un edificio per uffici, di cui abbiamo già parlato, ormai obsoleto, realizzato alla fine degli anni Settanta e primi anni Ottanta, dove sorgevano le industrie metallurgiche di inizio Novecento. Qui vi era una fonderia d’acciaio sorta quando la zona si trovava in estrema periferia e non lontana dallo Scalo Romana e dalle officine TIBB di piazzale Lodi.
Nervesa 21 è un progetto dello Studio DEGW (Lombardini22) e prevede la completa riqualificazione di questa torre per uffici ormai vecchia e obsoleta. Il complesso sarà certificato LEED PLATINUM e WELL GOLD. I materiali e gli impianti scelti garantiranno una totale sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Nervesa 21 è un progetto dello Studio DEGW (Lombardini22) e prevede la completa riqualificazione di questa torre per uffici ormai vecchia e obsoleta. Il complesso sarà certificato LEED PLATINUM e WELL GOLD. I materiali e gli impianti scelti garantiranno una totale sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
L’affaccio principale da su via De Pisis, parallela e unita all’ampissima via Castellamare, che separa il quartiere popolare di Quarto Oggiaro dal quartiere Parco Certosa e dal bel parco Verga.
Il progetto regala alla città una complesso interessante, classico e moderno al contempo, dove ale logge si sono preferiti balconi aggettanti, compresi da graziosi balconi d’angolo che animano le facciate disponendosi apparentemente a caso. L'altezza è chiusa da un bel “cappello”, un cornicione decisamente importante.
Il progetto regala alla città una complesso interessante, classico e moderno al contempo, dove ale logge si sono preferiti balconi aggettanti, compresi da graziosi balconi d’angolo che animano le facciate disponendosi apparentemente a caso. L'altezza è chiusa da un bel “cappello”, un cornicione decisamente importante.
Nome: Ampliamento Teatro Alla Scala
Località: Milano – Lombardia Ubicazione: Via Giuseppe Verdi - Centro Tipologia: Tecnico - amministrativo - artistico Altezza:36 metri
Anno di realizzazione: 2023 - 2024 |
l nuovo complesso è composto da una torre alta circa 36 metri, formata da un corpo inferiore alto sei piani e da una torre arretrata che si unisce alla torre scenica già realizzata dal Botta nel 2004. Al suo interno han trovato posto una sala prove per l’orchestra alta 14 metri e una superficie di circa 310 metri quadrati. Inoltre nei nuovi undici piani a disposizione troveranno posto, fra gli altri usi, anche una nuova sala prove ballo, con una superficie di circa 150 metri quadrati, e da ambienti per l’archivio storico documentale.
Una costruzione elevata in un contesto di edifici nati dopo il 1950, tranne che dal lato di Corso Lodi, dove troviamo ancora case di ringhiera della vecchia Milano. Da corso Lodi vi è anche un accesso dal piccolo vicolo al civico 107 e 109, che un tempo permetteva l’accesso alla Cascina Musocchina (una delle tante cascine del territorio un tempo chiamato Gambolòita).
L’aspetto della torre rivela molte sfaccettature, ricco di pieni e vuoti creati anche daigli ampi terrazzi, che salendo va rastremando dando l'impressione di uno zigurat.
L’aspetto della torre rivela molte sfaccettature, ricco di pieni e vuoti creati anche daigli ampi terrazzi, che salendo va rastremando dando l'impressione di uno zigurat.